Gennaio 2008: al via i controlli sui cocopro fasulli

Partiranno a gennaio i controlli degli ispettori per le verifiche sui contratti a progetto. Gli ispettori sono infatti in attesa della circolare che darà loro le direttive necessarie per effettuare i controlli, come avvenuto per il settore dei call center. Le aziende che hanno mascherato un rapporto di lavoro dipendente con un contratto a progetto rischiano di dover versare la differenza di contributi per tutto il periodo oltre a sanzioni e interessi e il riconoscomento del rapporto di lavoro subordinato sin dall’origine del contratto a progetto.

6 Responses to Gennaio 2008: al via i controlli sui cocopro fasulli

  1. Anna ha detto:

    Giousto per chiarire un pò le idee…
    Ma se il contratto a progetto, prevede una consulenza (di qualunque tipo) presso un cliente, e di fatto è nella sede del cliente dove si presta il servizio che regna un comportamento da lavoro dipendente… che succede???

    Che diritti ha un lavoratore a progetto… nessuno…
    Le società lo sanno… le società ci giocano sopra prendendo persone esterne da società più piccole x non assumere più… per evitare obblighi nei confronti delle persone…

    E così si resta a progetto una mesi e mesi.. con contributi Inps ce non servirannoa nulla…

    Perdonate lo sfogo… sono cose che si sanno già…
    ma questi controlli non colpiranno più di un un ramo lavorativo.. tipo quello in cui io attualmente mi trovo a lavorare…

  2. Claudio Dentini ha detto:

    I controlli che saranno avviati sono indirizzati all’emersione di tutti quei casi in cui vi è una alterazione del tipo di rapporto di lavoro. Credo che nei prossimi mesi potremmo verificare tangibilmente il successo o meno di tali controlli. Cmq non è difficile fare le verifiche. Personalemente ritengo che siano gli indirizzi forniti agli ispettori che faranno la vera differenza.

  3. Giorgia ha detto:

    Gentile Rag. Dentini,
    nel caso in cui volessi “suggerire” un caso di abuso dei contratti co.co.pro. ed avessi anche intenzione di rivalermi nei confronti di chi, per più di 2 anni, ha perpetrato tale abuso, cosa dovrei fare?
    Ritengo che, nel mio caso, ci siano tutti i presupposti per questa cosa, anche a detta di una consulenza di un sindacato da me contattato.
    Grazie mille per la risposta che vorrà darmi.

  4. Claudio Dentini ha detto:

    Ritengo che la prima sede di discussione sia sempre quella datoriale nel tentativo di cercare una soluzione all’interno, ovviamente nel futuro rispetto della normativa sul rapporto di lavoro. Ogni lavoratore quando ritiene di poter lamentare irregolarità nel rapporto di lavoro può rivolgersi a consulenti del lavoro, avvocati giuslavoristi (esperti in diritto del lavoro) e sindacati.

  5. Mara ha detto:

    Io sono 5 anni che sono un collaboratore a progetto, nel settore segreteria/amministrazione, non è venuto mai nessuno a controllare, è possibile che rimanga per tutta la vita un cocopro……

  6. trasimatteo ha detto:

    Io collaboro da 10 anni come occasionale, cococo, cocopro per un’azienda. Tengo corsi per conto mio e per conto di questa azienda, ma la maggior parte del mio reddito (circa 18.000 euro netti) arriva dall’azienda.
    Da molto tentano di convincermi a aprire la partita IVA e ora dicono che siamo nell’illegalità perchè non posso più collaborare a progetto e hanno paura dei controlli.
    Tenga presente che non ho orari o giorni fissi, ma quando c’è un lavoro (un corso per un loro cliente) mi chiamano e ci accordiamo su tempi, obiettivi e modalità. Diciamo che lavoro in media 3 settimane su quattro, con mesi in cui lavoro sempre e mesi in cui sono a casa (per esempio faccio vacanza da fine luglio a metà settembre, di solito).
    Ma non possiamo continuare così? devo proprio aprire la partita iva? io non voglio essere assunto se no mi tocca andare in ufficio con orari e tempi che non mi posso più scegliere io. Cosa posso fare?

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